Sono in fila in macchina in una nebbiosa giornata di novembre al valico di Voltabarozzo per entrare in città e non si va avanti se non a “onse de caparo” e occhio al semaforo !. Ascolto la radio distrattamente mentre osservo sconsolato la coda immobile. Mi incuriosisce una strana pubblicità che trasmettono alla radio dice “Il miliardario….. sei anche tu miliardario… con il gratta e vinci oggi gratti una riga più del solito perchè il nuovo concorso “il miliardario” ha offerto una riga in più del solito da grattare e quindi … ” La conclusione viene tenuta un po’ in sospeso ma date le premesse deduco con logica un po’ assonnata che se gratti di più dovrebbe essere più facile diventare miliardario. Poi la pubblicità proseguiva con la stessa voce ben impostata ma a velocità tripla e così si davano una serie di avvisi velocissimi come se fossero di nessuna importanza: il gioco è vietato ai minori, può dare dipendenza patologica e per le probabilità di vincita andate a consultare il sito tal dei tali.
La pubblicità mi rimane in testa per tutto il giorno perchè il miliardario ha indubbiamente il suo fascino. Un uomo …. ma ancor di più una donna con un miliardo in banca difficilmente è proprio antipatica a tutti.
Vado allora a consultare il sito indicatomi dalla pubblicità… e miracolo divento in un attimo matematico dilettante ragionando di sogni e di probabilità.
Anzitutto ottengo subito una spiacevole delusione si vincono al massimo milioni … Il gioco del gratta e vinci chiamato ” il miliardario” vince al massimo € 5.000.000. Bene dico tra me e me …. la pubblicità enfatizza sempre un po’ il prodotto non sono miliardi ma milioni …. Forse erano miliardi una volta al tempo delle lirette. Adesso con l’euro grosso grosso si è ricchi coi milioni e non coi miliardi . Si vede che il linguaggio non ha ancora fatto il cambio lira euro ed gratta e vinci va coi ricordi e non con i dati matematici. E poi miliardario suona indubbiamente meglio di milionario .
Altra sgradita sorpresa… è vero che il nuovo gioco ha una riga in più da grattare ma un biglietto costa € 20 cadauno. Mi sembra una esagerazione e sinceramente, visto il costo, il prezzo già mi dissuade e mi rende immune dal pericolo di dipendenza patologica.
Cerco le probabilità di vincita e dopo una complicata navigazione scopro sotto una tendina ben nascosta i dati sulle probabilità di vincita. Scarto subito le piccole vincite da venti a 50.000 euro perchè certo non sono vincite che ti rendono nè milionario nè miliardario.
Mi concentro allora solo sulle gradi vincite € 100.000, 2 milioni ed euro 5 milioni. Per ognuna di queste super vincite vi è la probabilità di vincere un premio ogni 9.360.000, 00 biglietti. Mi stropiccio gli occhi perchè tra punti e virgole non vorrei sbagliare. Si ! E’ proprio così una probabilità ogni 9 milioni e trecentosessantamila biglietti.
Mi ricordo allora la canzone di Morandi “Uno su mille ce la fa… ma quanto è dura la salita …” e dico tra me e me uno su un milione ce la fa. Anche se cambia la metrica la canzone si può fare lo stesso ma non ci siamo più se bisogna arrotondare per difetto uno su nove milioni ce la fa. Ma allora la canzone non funziona più. Uno su nove milioni ce la fa… Non funziona.
Uno su nove milioni è tanto o è poco… mi ricordo allora che la probabilità di un evento in matematica è il rapporto tra le vincite fratto o diviso il numero dei biglietti o i casi possibili. Rapporto che può variare tra 1 evento sicuro e 0 evento impossibile.
Calcolatrice alla mano trovo che comprando un biglietto da venti euro e grattando tutte le cinque righe di numeri ho la probabilità di vincere uno dei super premi e diventare così milionario di euro è pari a 0,00000010683. Ho letto bene ? Si ! Io sono un matematico pratico non teorico come quel precisino di mio fratello e allora mi domando sono più vicino all’uno o sono più vicino allo zero? Indubbiamente sono più vicino allo zero. Ma se sono più vicino allo zero allora vuol dire che ho perso 20 euro e milionario non lo divento di sicuro . Che peccato !
Però non demordo. Mi ricordo allora di una brutta pubblicità ove una impertinente bambina che non voleva la merendina veniva colpita da un meteorite. E allora mi chiedo è più facile essere colpito in testa da un meteorite o diventare milionario al gratta e vinci della serie “Il miliardario”? Purtroppo è molto più probabile essere colpiti in testa da un meteorite. Un professore americano ha calcolato che la probabilità di essere centrati e uccisi da un oggetto spaziale caduto per terra è di una su 1.600.000. Una eventualità abbastanza remota ma non così remota come la super vincita al gratta e vinci del Miliardario. In questo gioco del Miliardario le probabilità di super vincita sono una su 9.360.000 ossia è sei volte più probabile venire colpiti da un meteorite che vincere un super premio al gratta e vinci da venti euro la cartella!.
Mi passa la voglia sia di grattare e sia di vincere… trattasi di illusioni e amaramente solo allora mi vengono in mente le parole di un super ministro dell’economia di qualche anno fa che incalzato dai giornalisti disse in occasione di una delle tante manovre: “Abbiamo fatto quadrare i disastrati conti pubblici senza nuove tasse”. Ma Ministro avete aumentato le entrate con slot machine, lotterie e superenalotto vari dissero in coro i giornalisti . E allora il super ministro disse Si ! E’ vero abbiamo messo una tassa sugli stupidi ma questa tassa la paga solo quelli che lo vogliono. Il resto la può tranquillamente non pagare ed a loro non succede nulla !. Bello e cinico questo ministro la tassa la paga solo coloro che si illudono di diventare miliardari o milionari di euro grattando il cartoncino. Ma allora perché la pubblicità non lo dice con franchezza: Gratta stupido!.
Leone Barison