Quante volte abbiamo sentito dire:”Eh! Ha dovuto anche lui andare a Canossa” senza magari sapere esattamente il significato di questa espressione e a chi si riferisce. L’espressione andare a Canossa è nata molti, ma molti anni fa nel 1077, in riferimento all’umiliazione subìta dall’imperatore di Germania Enrico IV, scomunicato dal Papa Gregorio VII in quanto voleva arrogarsi il diritto di nominare lui i vescovi nelle diocesi vacanti, come ad es. in quella di Milano. I libri di storia di tutta Europa riportano con grande risalto questo periodo, definito ”Lotta per le investiture ” tra Papato e Impero. E fu così che, quando Enrico arrivò addirittura a voler destituire il Papa, apriti cielo! Questi si arrabbiò moltissimo e lo scomunicò, liberando così dall’obbedienza al sovrano tutti i suoi sudditi, compreso il redditizio pagamento delle tasse.
Al povero imperatore senza più soldi e senza più trono non restò che piegarsi e andare a chiedere perdono, assieme alla moglie Berta. Dove? In Emilia, nel castello di sua cugina Matilde di Canossa, dove il Papa si era arroccato, è proprio il caso di dirlo, ospite della marchesa di Toscana. Il castello, davvero imprendibile su di uno sperone di roccia, era circondato da un triplice giro di mura ed Enrico, vestito solo con mantello e cappuccio da pellegrino, digiuno e a piedi nudi sulla terra gelata di gennaio fu costretto ad attendere tre giorni, dall’alba al tramonto, prima di essere ricevuto.
Così era stata regolata la penitenza per lo scomunicato imperatore che si fosse ravveduto! All’epoca Enrico aveva 28 anni, Gregorio VII ne aveva compiuti 63. Finalmente il 28 di gennaio il Papa, mosso a compassione, grazie anche ai buoni uffici della marchesa, decise di riceverlo e di revocare la scomunica. E così Enrico, che non era certo il penitente sincero e sottomesso come lui sperava, ebbe buon gioco per poter rientrare in Germania a sbaragliare i nobili riottosi e rivendicare il trono. Passò per il Friuli ed il patriarca di Aquileia, unico signore che ne favorì il passaggio attraverso le Alpi, venne ricompensato col titolo di Principe, duca del Friuli e Marchese d’Istria. Era il 3 aprile del 1077 e ancora oggi tale data è celebrata in Friuli come anniversario della nascita dello Stato denominato “Patria del Friuli”.
Comunque sia da ben 900 anni questo gesto di forzata sottomissione è entrato nell’uso delle principali lingue europee:”Andare a Canossa, aller à Canossa, nach Canossa gehen, go to Canossa”.