Il 13 marzo 1944 Armand Francis Blondel, ex prigioniero di guerra del campo di Ponte San Nicolò, arriva sano e salvo in Svizzera, dopo esser partito da Padova due giorni prima grazie, presumibilmente, alla catena di salvezza delle sorelle Martini che lo conduce a Monza e poi al lago di Como per poi arrivare a Chiasso. La prigionia di Armand, inizia nell’aprile 1941 in un campo tedesco a Bengasi, per poi arrivare a Brindisi, Servigliano, Macerata e al PG 120/17 di Ponte San Nicolò dove arriva il 13.04.1943. Nel luglio 1942 Armand con altri quaranta soldati tenta la fuga da Servigliano attraverso un tunnel, ma il tentativo rocambolesco di fuga fallisce. Fonte delle immagini:
A Ponte San Nicolò Armand viene nascosto dalla famiglia di Biolcati Labindo fu Vincenzo, in una casa vicino al’ex Laboratorio Alba su via Marconi. Nonostante un rastrellamento Armand riesce a fuggire dalla casa saltando dal primo piano, e riceve aiuto dal giovane partigiano Lorenzo Novello, tesoriere del Fronte della Gioventù nato nel 1927, che lo nasconde la notte.
Armand lascia una sua foto a Biolcati e un Taccuino della Pentecoste alla famiglia Novello, che da me recuperato a Washington ho inviato ai nipoti del soldato che vivono a Jersey Island.
Un sentito ringraziamento al personale del National Archive and Record Administration di Washington, alle nipoti di Biolcati Labindo Manuela e Sandra e ai nipoti di Armand Blondel per l’attenzione e l’aiuto datomi nell’ultimo anno di ricerca, e un grazie ai ricercatori che hanno con me condiviso idee e documenti per ricollegare chi ha salvato a chi è stato salvato.
NOTA confermo che i soldati inglesi catturati dopo l’Armistizio a Ponte San Nicolò sono stati condotti in campo di concentramento in Germania, e precisamente allo Stalag VIII A di MosburgFonte delle immagini:
National Archives at College Park, MD, Allied Screening Commission, Helper Claims BIOLCATI.
National Archives at College Park, MD, Allied Screening Commission, Helper Claims BIOLCATI.